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From: "Per. Ind. Loris Batacchio" <batacchio.loris@NOSPAMinfinito.it>

Newsgroups: free.it.discussioni.periti-industriali

Sent: Sunday, September 28, 2003 12:02 PM

Subject: [Parzialmente OT] Roba da paesi industrializzati.

 

A proposito del Black Out di stanotte 28/09/2003 dalle 3.00 alle 7.00 (RE).
Considerazioni a caldo.

- Che le nostre linee elettriche di distribuzione fossero vetuste è
risaputo;
- che l'abrogazione negli anni '90 della legge sulle centrali nucleari in
Italia avesse avuto delle ripercussioni su tutto il sistema elettrico
nazionale è certo.
Quello che meno riesco a comprendere è come mai una nazione come la nostra,
tra i paesi più industrializzati del pianeta, possa esporre i propri
cittadini a quello che finora viene definito un "guasto" di un servizio
pubblico ESSENZIALE ancorché addebitato, dalle fonti italiane, alla rete
francese (ho i miei ampi dubbi al riguardo).

Mi lascia interdetto soprattutto perché un "guasto" di questo genere è
avvenuto la notte del sabato sulla domenica (orari di minimo assorbimento
energetico) e soprattutto perché la nostra rete, quella italiana, dovrebbe
essere dotata di sistemi di emergenza in grado di sopperire almeno
minimamente ai black out imposti dalle interconnessioni extra nazionali.

Non sono ovviamente in grado di fare delle precise valutazioni tecniche
sull'accaduto, ma mi vengono in mente delle ipotesi "tecnico-politiche" che
mi piacerebbe confrontare con le vostre.

Possibili cause:
1) La nostra rete AT è tutta da rifare;
2) Le nostre centrali termoelettriche sono poche e di potenza insufficiente;
3) Sono necessarie centrali termonucleari anche sul suolo italiano;
4) Bisogna rafforzare i nostri sistemi di emergenza;
5) Ogni comune o consorzio di comuni minori, dovrebbe attuare misure tese
all'approvvigionamento energetico elettrico;
6) Ogni utenza dovrebbe attuare misure tese all'approvvigionamento
energetico elettrico.

Quasi sicuramente la risposta a quello che è accaduto stanotte è tra le
precedenti ipotesi, ma è davvero inaccettabile che un ministro, quello delle
attività produttive, NON SAPPIA DARE SPIEGAZIONI (sono le ore 11.30).
Per non parlare del responsabile della protezione civile, che ha rilasciato
solo vaghe dichiarazioni su ciò che non bisogna fare in certi casi (tipo
aprire il frigorifero o stare attenti ai semafori).

E' normale che l'Italia sia così vulnerabile nel 2003 ?
E se, invece di un "guasto", fosse stato attuato un piano terroristico per
far piombare la nazione nel caos in un giorno lavorativo, cosa sarebbe
accaduto ?
Da malpensante quale io sono, potrei anche ipotizzare che quello di stanotte
potrebbe essere stato uno squallido promemoria cteato ad arte dal regime per
chi manifesta contro le centrali termoelettriche (N.B. io non sono né tra
questi, né tra quelli che non hanno voluto il nucleare).

In ogni caso, concludo che l'incapacità e la negligenza debbano essere
sempre seguiti dall'abbandono.
Per cui, a nome del civico buonsenso: a casa il Ministro delle attività
produttive e quello della Protezione Civile RESPONSABILI MORALMENTE di aver
fatto piombare una nazione intera nel black out e nel ridicolo !

Cordialmente.
Loris.

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